venerdì 7 marzo 2014

Snami: «No a chiusure solo in base a calcoli di ragioneria!»


In un comunicato reso noto nella giornata di oggi, lo SNAMI Sicilia ribadisce l’assenza di progressi nella rimodulazione delle strutture territoriali di emergenza in linea con il nuovo Regolamento sugli standard Ospedalieri all’interno del Patto per la Salute, che prevede una attenta ed oculata ricognizione sul territorio regionale e il potenziamento dell’emergenza territoriale per garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria pubblica accessibile, efficiente, efficace, di qualità e sicura.
«Occorre organizzare la rete dell’ Emergenza Urgenza, - dichiara Antonino Grillo, responsabile regionale dello SNAMI Sicilia per l'emergenza sanitaria territoriale - riqualificare i servizi socio-sanitari e offrire le giuste tutele in termini di tempestività e preparazione nel trattare le emergenze sul territorio, tenendo conto dell’effettivo bisogno di salute dei cittadini, in particolare di quelle condizioni di cronicità e fragilità che possono più facilmente degenerare in eventi drammatici. E’ altresì meritevole di attenzione particolare la sanità nelle aree geografiche disagiate, in cui è necessario estrapolare caratteristiche specifiche di assistenza».
«Tutto ciò potrà essere realizzato - prosegue - valutando i dati statistico-epidemiologici, effettuando un’attenta analisi della realtà oro geografica della nostra regione e una mappatura dei servizi esistenti».
«Questa sigla sindacale - conclude Grillo - dichiara ancora una volta la propria disponibilità ad incontrare le SS.LL. all’interno di un tavolo di lavoro, mettendo a disposizione l’esperienza e la competenza di chi quotidianamente si raffronta con le problematiche sanitarie del territorio, al fine di pianificare innovativi protocolli in tema “Emergenza Urgenza Territoriale” che siano legalmente perseguibili e che assicurino l’assistenza e l’omogenea distribuzione di tale servizio su tutto l’ambito siciliano, privilegiando l’assistenza del cittadino che vive in zone disagiate quali: isole, zone montane e lontane da PP.OO.»



Palermo 06.03.2014